165° anniversario della Polizia di Stato

165° anniversario della Polizia di Stato riconoscimento scientifico all'Univpm

Comunicato stampa del 10 Aprile 2017

Il Questore di Ancona Oreste Capocasa, oggi durante la cerimonia per il 165° anniversario della Polizia di Stato, svolta in piazza Roma ad Ancona, in segno di riconoscenza per le collaborazioni di carattere scientifico fornite dall’Università Politecnica delle Marche a supporto delle tante attività svolte dalla Polizia, ha consegnato al Rettore Sauro Longhi una targa per sancire questa collaborazione. Il Rettore ha chiamato a sé il prof. Adriano Tagliabracci, Ordinario di Medicina Legale, in rappresentanza dei tanti colleghi che con le proprie attività scientifiche hanno dato supporto alle attività investigative della Polizia di Stato.

Il Rettore ha poi consegnato al prof. Tagliabracci il sigillo dell’Università Politecnica delle Marche, per le attività scientifiche svolte in collaborazione con la Polizia di Stato, e per una azione scientifica e di alto valore umanitario svolta la scorsa estate. Il prof. Adriano Tagliabracci assieme alla Dott.ssa Loredana Buscemi, Dott. Mauro Pesaresi ed ai medici in formazione  Dott. Luca Arcangeli, Dott. Marco Palpacelli, Dott.ssa Piera Iezzi, Dott.ssa Federica Marola, Dott. Davide Girolami, Dott.ssa Roberta Mazzanti, su base volontaria, senza nessun compenso, hanno in due settimane operato per il riconoscimento di più di 80 corpi senza identità, appartenenti a cittadini stranieri vittime del tragico naufragio del 18 aprile 2015 nel Canale di Sicilia, nel quale hanno perso la vita circa 800 persone. Un progetto nazionale a cui hanno partecipato più di 20 Università compresa la nostra. "Un segno di civiltà e di alta umanità - ha ricordato il Rettore - per ridare a queste 800 persone la propria identità di cittadinanza e la dignità del ricordo, affinché tragedie di questo tipo non possano più accadere".

"E' stata un'esperienza formativa unica, sia dal punto di vista professionale che umano, per altro effettuata nell'ambito di una collaborazione nazionale che potrebbe avere ricadute pratiche per eventuali disastri di massa a livello nazionale, che ci auguriamo non accadano - fa sapere il Prof. Adriano Tagliabracci. Ci siamo impegnati in questo compito, reso possibile dalla sensibilità su questi eventi mostrata dalle strutture universitaria e ospedaliera di appartenenza, a titolo gratuito e volontario, per dare un'identità ai poveri corpi e restituire, se possibile, i resti all'affetto dei propri cari, ovunque essi si trovino".


La missione umnanitaria si è conclusa nel luglio 2016.