Ingegneria Gestionale a Fermo raddoppia

Il saluto alle matricole di Fermo

Comunicato stampa del 3 ottobre 2017

Le iscrizioni al corso di laurea in Ingegneria Gestionale degli ultimi 5 anni hanno mostrato un costante e rapido aumento. Una crescita tale che ha visto raddoppiare il numero di iscritti al 1° anno. Dai 63 studenti nel 2013/14 ai (circa) 140 di quelli iscritti all’anno accademico appena iniziato, con un incremento pari al 120%.

 

Secondo gli ultimi dati Alma Laurea spicca il tasso di occupazione dei laureati UNIVPM: a 3 anni dalla laurea è pari al 90,2% superiore alla media nazionale che si ferma all’80,1%. In linea con questo dato il 91,3% dei laureati magistrali in Ingegneria Gestionale è occupato a 3 anni dal conseguimento del titolo. Anche la retribuzione netta mensile è superiore alla media nazionale ed è pari a 1.323,00€ rispetto ai 1.268,00€. Particolarmente formative risultano  le esperienze di tirocinio curriculare, obbligatorio tanto per la laurea triennale che per quella magistrale. Unitamente ad esso significative sono una serie di iniziative di orientamento al lavoro come: i seminari Linkedin, Monster ecc, “I mercoledì dell’Imprenditore”, Career day e le attività di Job Placement svolte dall’Ateneo e in sede sul territorio. Per quanto riguarda l’area geografica di lavoro il 69,1% dei laureati Univpm trova lavoro nel centro Italia quindi nell’area dove ha seguito il percorso di studi e il 77% dei nostri studenti proviene da famiglie con genitori non laureati (74% media nazionale).

 

L’Università Politecnica delle Marche è l’unica università del centro con livelli paragonabili a quelli delle migliori università del Nord Italia. Pertanto iscrivere i propri figli ai corsi offerti è il miglior investimento che una famiglia possa fare. Per ridurre le difficoltà d'accesso per motivi economici, a partire da quest’anno, è stata adottata nuova proposta contribuzione studentesca che va oltre il dettato della legge sulla no tax area, che impone delle agevolazioni per studenti con redditi familiari inferiori a 30 mila euro, abbattendo la tassazione fino a 56mila euro di reddito. Inoltre nella nuova proposta sono state introdotte delle semplici misure per facilitare l’iscrizione di studenti provenienti da Paesi in via di sviluppo, che pagheranno la tassa in base al corso di studi scelto ma calcolandola su un ISEE pari a 18mila euro.