Laurea e lavoro: aumenta il tasso di occupabilità dell’Univpm

Aula durante una lezione alla facoltà di Ingegneria

Comunicato stampa dell'11 giugno 2018

È stato presentato oggi a Torino il XX Rapporto AlmaLaurea sul “Profilo e sulla Condizione occupazionale dei laureati”. Il Consorzio Interuniversitario ha coinvolto i laureati di 74 università delle 75 ad oggi aderenti e ha analizzato le performance formative di oltre 276 mila laureati nel 2017. Ottimi i risultati che fotografano la condizione dei laureati dell’Università Politecnica delle Marche: aumenta il tasso di occupabilità, gli stipendi sono più alti della media nazionale e i laureati sono soddisfatti dell’esperienza universitaria.
 
Secondo il Rapporto di AlmaLaurea tra i laureati magistrali biennali intervistati a 5 anni dal conseguimento del titolo, il tasso di occupazione è pari al 91,9% contro l’87,3% delle media nazionale. Le retribuzioni dei laureati Univpm sono più alte rispetto alla media nazionale, arrivano a 1.506 euro mensili netti mentre si fermano a 1.428 euro nella media nazionale. Ma dove vanno a lavorare? L’85,1% dei laureati Univpm è inserito nel settore privato, mentre il 12,9% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit (1,8%). L’ambito dei servizi assorbe il 49,2%, mentre l’industria accoglie il 47,2% degli occupati. La maggior parte degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo.
 
Il 76,1% dei laureati ha svolto tirocini riconosciuti dal proprio corso di studi. Ha compiuto un’esperienza di studio all’estero riconosciuta dal corso di laurea il 9,1% dei laureati. Il 57,6% dei laureati ha svolto un’attività lavorativa durante gli studi universitari.
 
L’85,8% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e il 79,2% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, l’80,3% dei laureati considera le aule adeguate. Più in generale, il 90,0% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.
 
Il Rettore Sauro Longhi: “Questo è il risultato delle tante azioni che l’Univpm ha messo in campo per aggiornare i propri corsi di laurea capaci di offrire sicuri sbocchi professionali, soprattutto per le  lauree magistrali dove abbiamo incrementato corsi in lingua inglese come ad esempio Biologia Marina. Un passo avanti facilitato anche dalla nostra ricerca, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, con ben 8 dipartimenti valutati come ‘eccellenti’. Questi numeri presentati da AlmaLaurea confermano la nostra capacità di accogliere sempre più studenti che al termine degli studi sicuramente troveranno impieghi di ottima qualità e ben retribuiti”.
 
Le Indagini hanno coinvolto i laureati di 74 università delle 75 ad oggi aderenti al Consorzio. Il Rapporto di AlmaLaurea sul Profilo dei laureati ha analizzato le performance formative di oltre 276 mila laureati nel 2017: in particolare, 157 mila laureati di primo livello, 81 mila laureati nei percorsi magistrali biennali e 36 mila laureati a ciclo unico; il Rapporto di AlmaLaurea sulla Condizione occupazionale ha analizzato oltre 630 mila laureati di primo e secondo livello nel 2016, 2014 e 2012 contattati, rispettivamente, a uno, tre e cinque anni dal conseguimento del titolo.