Mai come in questo momento si comprende il valore della ricerca scientifica. Il contributo di ognuno diventa fondamentale per valorizzare e potenziare, con risorse nuove, il lavoro attento e appassionato dei giovani ricercatori e delle giovani ricercatrici al servizio del territorio.
L’Università Politecnica delle Marche vanta buoni risultati sul piano della ricerca: tra i 180 Dipartimenti di Eccellenza individuati nel periodo 2018-2022 sono stati finanziati 5 Dipartimenti dell’Università Politecnica delle Marche, due di questi sono stati riconfermati Dipartimenti di Eccellenza anche per il periodo 2023-2027.
La strategia è stata quella di aumentare, da un lato, la consapevolezza e la formazione dei nostri ricercatori e, dall’altro, anche quella di incoraggiare le diverse aree culturali del nostro Ateneo a collaborare, sviluppando un approccio multidisciplinare necessario per un’efficace partecipazione al nuovo programma Horizon Europe (2021-2027).
Il nostro Ateneo è presente nei principali Ranking Internazionali e dal 2021 è stato classificato nel QS World University ranking, che valuta in particolare la qualità della ricerca e la reputazione internazionale; si riscontra un sensibile miglioramento nel UI GreenMetric, volto a verificare l'impegno e le politiche che le Università adottano riguardo alla sostenibilità.
È anche grazie al vostro sostegno se il nostro Ateneo e i nostri ricercatori hanno raggiunto questi importanti traguardi! Grazie al vostro contributo l’Univpm continua a risultare tra le prime Università pubbliche in Italia, in termini di entità di contributi assegnati con il 5 per mille.
In occasione della dichiarazione dei redditi tutti noi possiamo decidere come impiegare questa quota delle imposte versate allo Stato. Destinare il 5 per mille è semplice: basta firmare nel riquadro “Finanziamento della ricerca scientifica e dell’Università” della dichiarazione dei redditi, indicando il Codice Fiscale dell’Università Politecnica delle Marche
Il nostro Ateneo continuerà ad utilizzare i fondi raccolti dal 5 per mille per sostenere la ricerca e, soprattutto, i giovani che studiano e lavorano nell’Ateneo, alimentando un apposito Fondo intitolato a Carlo Urbani, medico laureato nel nostro Ateneo che ha contribuito, con le sue ricerche ed impegno, a scoprire e contenere l’epidemia da SARS.