Codice per l'integrità della Ricerca

 

Preambolo

L’Università Politecnica delle Marche (d’ora in poi UNIVPM) è consapevole che la ricerca scientifica costituisce un importante investimento sociale, il cui obiettivo fondamentale è contribuire alla conoscenza, alla cultura, al progresso e allo sviluppo sostenibile, nonché al miglioramento delle condizioni di vita dell’intera società. L’UNIVPM è anche consapevole che le responsabilità fondamentali di una comunità scientifica consistono nel:

  • formulare i principi per l'integrità della ricerca;
  • definire i criteri per un corretto comportamento di tutto il personale direttamente o indirettamente impegnato nelle attività di ricerca, indipendentemente dal ruolo, dal titolo o dalla qualifica accademica;
  • massimizzare, in tutti gli ambiti di ricerca, la qualità e l’affidabilità della ricerca stessa;
  • rispondere adeguatamente alle minacce e alle violazioni dell'integrità della ricerca.

L’UNIVPM si impegna, pertanto, al rispetto e alla piena attuazione dei principi, dei valori etici e deontologici e degli standard professionali sui quali si fonda la condotta responsabile e diligente di chi progetta, conduce, finanzia e valuta l’attività di ricerca scientifica, nonché delle istituzioni che la promuovono e la realizzano. A questo fine, UNIVPM riconosce che con il termine ricercatore si intende colui che svolge attività di ricerca all’interno dell’Università Politecnica delle Marche, a qualsiasi titolo, indipendentemente dal ruolo o dalla qualifica accademica.

Il presente documento rappresenta il riferimento per regolamentare, in termini etici, l’attività di ricerca condotta dall’UNIVPM e recepisce i principi e i valori dell’integrità della ricerca così come affermati nel Codice Europeo di Condotta per l'Integrità nella Ricerca (The European Code of Conduct for Research Integrity), pur integrandoli per tenere conto delle peculiarità proprie delle diverse aree nelle quali è articolata l’attività di ricerca condotta presso l’UNIVPM.

Tali principi devono intendersi come linee guida che non sostituiscono le più specifiche regole di comportamento e gli standard vigenti nelle aree scientifiche di riferimento. Essi, piuttosto, mirano a sintetizzare e a rendere omogenei tali regole e standard, al fine di garantirne una migliore conoscenza e attuazione. L’accettazione dei principi del presente Codice impegna non solo a rispettarli ma anche a promuoverli, con l’obiettivo di diffonderne la conoscenza, e ad assumere la responsabilità della loro attuazione in relazione ai ruoli e alle esperienze di ognuno.

 

Articolo 1 – Principi

 

Fondamentali per l’integrità della ricerca sono i seguenti principi:

 

Affidabilità nell’assicurare la qualità della ricerca in tutte le fasi: nella progettazione, nella scelta e nell’applicazione della metodologia, nella conduzione dell’analisi e nell’utilizzo delle risorse;

 

Onestà nello sviluppare, condurre e rivedere l’attività di ricerca e nel riferire e comunicare i risultati in modo trasparente, equo, completo e obiettivo;

 

Rispetto per i colleghi, i partecipanti alla ricerca, la società, l’ecosistema, il patrimonio culturale e l’ambiente.

 

Responsabilità estesa a tutte le fasi della ricerca: dall’ideazione alla pubblicazione dei risultati, includendo la gestione e organizzazione delle attività, la formazione, la supervisione e il tutoraggio, e la considerazione delle possibili ricadute.

 

 

Articolo 2 – Buone pratiche nella conduzione della ricerca

2.1 Ambiente di ricerca

  1. UNIVPM promuove la consapevolezza e una cultura di integrità della ricerca;
  2. UNIVPM definisce e attua politiche e procedure chiare e trasparenti sulle buone prassi da adottare per la conduzione dell’attività di ricerca e sulla gestione delle violazioni delle stesse;
  3. UNIVPM garantisce adeguate infrastrutture per la gestione e la protezione dei dati e dei prodotti della ricerca (dati qualitativi e quantitativi, protocolli, processi, altri prodotti della ricerca e metadati associati) necessarie a fini di riproducibilità, tracciabilità e responsabilità;
  4. UNIVPM incentiva le migliori procedure aperte e trasparenti per il reclutamento e le progressioni di carriera dei ricercatori.

2.2 Formazione, supervisione e tutoraggio

  1. UNIVPM assicura che i ricercatori ricevano adeguata formazione in materia di progettazione e conduzione dell’attività di ricerca e nell’analisi dei relativi risultati;
  2. UNIVPM garantisce percorsi formativi adeguati in tema di etica e integrità della ricerca e assicura che tutti i soggetti direttamente o indirettamente coinvolti nell’attività di ricerca siano a conoscenza dei codici e delle norme in materia;
  3. i ricercatori senior, i coordinatori della ricerca e i supervisori svolgono opera di tutoraggio e di specifica formazione e informazione ai membri dei propri gruppi di ricerca per sviluppare, progettare e strutturare adeguatamente l'attività di ricerca e per promuovere una cultura di integrità della ricerca.

2.3 Procedure di ricerca

  1. I ricercatori tengono in considerazione le conoscenze d'avanguardia per sviluppare le proprie idee di ricerca;
  2. i ricercatori progettano, conducono e documentano la ricerca in modo accurato e attento;
  3. i ricercatori usano i fondi di ricerca, pubblici o privati, in maniera appropriata e consapevole e coerentemente con gli obiettivi delle ricerche per i quali i fondi sono stati assegnati;
  4. i ricercatori pubblicano i risultati e le interpretazioni dei dati in maniera corretta, onesta, trasparente e accurata, e rispettano la riservatezza dei dati o dei risultati quando legittimamente richiesto;
  5. i ricercatori riportano i dati in maniera conforme agli standard dell’area di riferimento e, ove possibile, in modo verificabile e riproducibile.

2.4 Garanzie

  1. I ricercatori rispettano i codici e le norme applicabili alle proprie discipline;
  2. i ricercatori conducono la ricerca trattando i soggetti, siano essi umani, animali, culturali, biologici, ambientali o fisici, con cura e rispetto, in conformità con le norme etiche e giuridiche;
  3. i ricercatori tengono in debita considerazione la salute, la sicurezza e il benessere della comunità, dei collaboratori e di altri soggetti coinvolti nella ricerca;
  4. i protocolli di ricerca prendono in considerazione, con la dovuta sensibilità, le differenze di età, genere, cultura, religione, origine etnica e classe sociale dei soggetti coinvolti nella ricerca;
  5. i ricercatori riconoscono e gestiscono i potenziali danni e rischi connessi alle proprie ricerche.

2.5 Gestione dei dati

  1. UNIVPM riconosce che le buone pratiche di gestione dei dati di ricerca, necessarie a fini di riproducibilità, tracciabilità e responsabilità, non sono un obiettivo in sé, ma piuttosto un canale cruciale che conduce alla scoperta e all'innovazione della conoscenza, nonché alla successiva integrazione e riutilizzo di dati e conoscenze;
  2. i ricercatori assicurano un’adeguata gestione e cura di tutti i dati e dei materiali di ricerca, inclusi quelli non pubblicati, conservandoli in modo sicuro per un congruo periodo di tempo e, per le aree scientifiche ove pertinente, nelle banche dati internazionalmente riconosciute;
  3. i ricercatori e UNIVPM assicurano, ove possibile e in linea con le specifiche clausole di riservatezza, un accesso ai dati che sia il più aperto possibile, nel rispetto dei principi FAIR (Findable, Accessible, Interoperable and Re-usable) di gestione dei dati;
  4. i ricercatori e UNIVPM assicurano trasparenza sulle modalità di accesso e utilizzo dei propri dati e materiali di ricerca;
  5. i ricercatori e UNIVPM riconoscono i dati come prodotti di ricerca legittimi e citabili;
  6. i ricercatori e UNIVPM assicurano che qualunque contratto o accordo relativo ai risultati della ricerca preveda disposizioni eque e corrette relativamente al loro utilizzo, proprietà e protezione nel quadro dei diritti di proprietà intellettuale.

2.6 Lavori in collaborazione

  1. Nelle ricerche svolte in collaborazione, tutti i partecipanti sono responsabili dell’integrità della ricerca;
  2. nelle ricerche svolte in collaborazione, tutti i partecipanti concordano gli obiettivi della ricerca e la modalità di comunicazione dei risultati che deve essere il più possibile aperta e trasparente;
  3. fin dall'inizio della collaborazione, tutti i partecipanti concordano gli standard concernenti l’integrità della ricerca, la normativa e le regole da applicare, la protezione della proprietà intellettuale ai collaboratori e le procedure per la gestione dei conflitti e degli eventuali casi di comportamenti scorretti;
  4. nelle ricerche svolte in collaborazione, tutti i partner sono adeguatamente informati e consultati relativamente alla pubblicazione dei risultati.

2.7 Pubblicazione e diffusione dei risultati

  1. Tutti gli autori sono pienamente responsabili del contenuto delle loro pubblicazioni, se non altrimenti specificato;
  2. tutti gli autori concordano l’ordine in cui i loro nomi appariranno nella pubblicazione e riconoscono che la qualifica di autore si basa su un contributo significativo alla progettazione della ricerca, alla raccolta dei dati o all’analisi o all’interpretazione dei risultati o alla redazione della pubblicazione stessa;
  3. gli autori assicurano che il proprio lavoro venga reso disponibile alla comunità scientifica in modo tempestivo, completo, trasparente e accurato. Gli autori riconoscono che la necessità di definire il primato di una scoperta e l’eventuale proprietà intellettuale delle sue applicazioni possa incidere in modo differente da caso a caso sui tempi e sulle modalità di pubblicazione dei risultati. Tuttavia, ogni ritardo non propriamente giustificato viene riconosciuto costituire un freno al progresso scientifico e come tale è da evitare. Parimenti, gli autori assicurano che la rapidità di pubblicazione o l’aspirazione a raggiungere un numero elevato di pubblicazioni nel proprio curriculum scientifico non saranno mai anteposti all’originalità, accuratezza, attendibilità e rilevanza dei risultati;
  4. gli autori si impegnano ad essere onesti nella comunicazione al pubblico, ai mezzi di comunicazione tradizionali e ai social media;
  5. UNIVPM promuove una politica di open science tesa alla massima diffusione, interna ed esterna, dei risultati di ricerca conseguiti. I ricercatori s’impegnano, ove possibile, a favorire tale politica;
  6. i ricercatori aggiornano tempestivamente i propri profili personali e l’elenco delle proprie pubblicazioni nel Repository Istituzionale, rendendo disponibili i testi in accordo con la politica di open access e nei limiti consentiti dal diritto d’autore;
  7. gli autori riconoscono nelle forme opportune l'opera e l’apporto intellettuale di altri soggetti, compresi collaboratori, assistenti e finanziatori, che hanno contribuito alla ricerca oggetto di pubblicazione e ne citano correttamente il contributo;
  8. tutti gli autori dichiarano in maniera trasparente e completa eventuali conflitti di interesse che possano compromettere, in linea di principio, l’obiettività nello svolgimento della ricerca, nella pubblicazione dei risultati e nella valutazione del lavoro altrui;
  9. tutti gli autori dichiarano il sostegno finanziario e ogni altro tipo di supporto ricevuto per la conduzione della ricerca e/o per la pubblicazione dei relativi risultati;
  10. gli autori che dopo la pubblicazione di un articolo vi rilevino errori devono procedere, con la massima rapidi­tà, con la correzione o la ritrattazione della pubblicazione;
  11. la diffusione dei risultati della ricerca deve avvenire nel rispetto della riservatezza delle persone coinvolte. Ove, per ragioni scientifiche, non sia possibile il rispetto dell’anonimato, deve essere anticipatamente acquisito il consenso informato delle persone delle quali occorra diffondere i dati personali;
  12. i ricercatori rispettano tutti i criteri sopra descritti sia che pubblichino su riviste in abbonamento, sia su riviste ad accesso libero o su qualsiasi altra forma di pubblicazione alternativa.

 2.8 Revisione, valutazione e editing

  1. I ricercatori promuovono il progresso della propria area scientifica di riferimento rendendosi disponibili a svolgere con cura a serietà attività di referaggio, revisione e valutazione;
  2. i ricercatori esaminano e valutano le proposte di pubblicazione, finanziamento, nomina, promozione o premiazione con onestà, attenzione e trasparenza, motivando adeguatamente le decisioni assunte;
  3. i revisori con eventuali conflitti di interesse si astengono dal prendere decisioni riguardanti pubblicazioni, finanziamenti, nomine, promozioni o premiazioni;
  4. i revisori mantengono la riservatezza nelle loro attività, a meno che non vi sia esplicita autorizzazione alla divulgazione;
  5. i revisori rispettano i diritti degli autori e dei candidati. In nessun caso possono trarre vantaggio scientifico o personale dal conoscere i risultati di una ricerca prima della sua pubblicazione.

 

Articolo 3 - Violazioni dell’integrità della ricerca

UNIVPM considera di cruciale importanza il fatto che i ricercatori conoscano le metodologie e le pratiche etiche nei rispettivi ambiti di ricerca e che sappiano che la mancata osservanza delle buone prassi di ricerca costituisce una violazione delle responsabilità professionali, che danneggia l’attività di ricerca, compromette i rapporti tra ricercatori, mina la fiducia e la credibilità della ricerca e dell' Istituzione, determina spreco di risorse e può esporre a danni evitabili non solo chi fa ricerca e chi ne utilizza i risultati, ma anche la società e l’ambiente.

 

 Frode scientifica e altre condotte inaccettabili

Le frodi scientifiche nella ricerca sono definite come fabbricazione, falsificazione o plagio (FFP) nelle fasi di proposta, realizzazione, revisione della ricerca o nella rendicontazione e comunicazione dei relativi risultati. Queste tre forme di violazione sono considerate estremamente gravi in quanto falsano i risultati della ricerca.

 

La fabbricazione consiste nell’inventare dati o ri­sultati che non siano stati effettivamente ottenuti;

la falsificazione consiste nella manipolazione di materiali, strumentazioni o processi di ricerca, oppure nell’ingiustificata modifica, omissione o soppressione di dati o risultati. Tali pratiche si configurano come falsificazione qualora sia dimostrato che esse sono state attuate allo scopo di presen­tare i risultati della ricerca in modo ingannevole. Sono incluse in questa categoria anche le omissioni nella pubblicazione di parte rilevante dei risultati o di dettagli relativi al metodo di ri­cerca qualora tali omissioni siano volte a distorcere in modo intenzionale i risultati e le conclusioni della pubblicazione;

il plagio consiste nell’appropriarsi intenzionalmente, o per effetto di una condotta non diligente, del lavoro e delle idee altrui senza dare adeguato credito alle fonti originali, violando così i diritti degli autori originali sulla propria produzione intellettuale.

 

Oltre alle frodi sopra indicate, esempi di altre condotte inaccettabili includono (l’elenco non è esaustivo):

 

  • manipolare la paternità delle pubblicazioni o omettere, denigrare o sminuire il contributo fornito alle proprie ricerche da altri ricercatori;
  • ripubblicare parti sostanziali di propri lavori precedenti, comprese le traduzioni, senza citare o riconoscere l’originale (autoplagio);
  • citare in modo inappropriato per migliorare i propri risultati o indici bibliometrici, o per favorire editori, revisori o colleghi;
  • astenersi dal divulgare i risultati della ricerca;
  • permettere ai finanziatori di incidere sull’indipendenza della ricerca o della comunicazione dei risultati, così da introdurre o favorire interpretazioni distorte;
  • ampliare inutilmente la bibliografia di uno studio;
  • accusare in mala fede un ricercatore di condotta scorretta o di altre violazioni;
  • riportare in maniera falsata i risultati della ricerca;
  • ritardare o ostacolare il lavoro di altri ricercatori;
  • abusare del proprio grado per incoraggiare violazioni dell’integrità della ricerca;
  • ignorare presunte violazioni dell’integrità della ricerca da parte di altri o coprire risposte inadeguate alle condotte scorrette o ad altre violazioni da parte delle Istituzioni;
  • fondare o sostenere riviste che compromettono il controllo di qualità della ricerca (predatory journals).

 

Nelle forme più gravi, le condotte inaccettabili sono sanzionabili, ma deve essere fatto ogni sforzo per prevenirle, scoraggiarle e bloccarle attraverso un'opera di formazione, supervisione e tutoraggio e grazie allo sviluppo di un ambiente di ricerca positivo e capace di sostenere la ricerca.

 

 

Art. 4 - Gestione delle violazioni e delle segnalazioni di condotta scorretta

L’assunzione di condotte scorrette, lesive dei valori del presente Codice, è considerata da UNIVPM una violazione del proprio Codice Etico della ricerca. La valutazione dell’esistenza di condotte lesive dell’integrità della ricerca e la natura delle sanzioni spettano all’organismo competente in materia.