Al lavoro sugli affreschi del Campidoglio a Washington

Campidoglio degli Stati Uniti

Comunicato stampa del 2 agosto 2019

Un team internazionale è stato selezionato per eseguire una campagna di misure per rilevare lo stato di conservazione degli affreschi all’interno del Campidoglio degli Stati Uniti a Washington DC. A capo del team la Prof.ssa Barbara Marchetti dell’Università degli Studi eCampus e visiting professor presso la Catholic University of America insieme al prof. Francesco Corvaro dell’Università Politecnica delle Marche e visiting professor presso la Catholic University of America, responsabile delle analisi termografiche.
 
Il Campidoglio ha una serie importante di opere d'arte e dipinti decorativi di pregio eseguiti direttamente sull'intonaco di calce originale. Molti di questi affreschi sono stati dipinti dall'artista italiano Constantino Bumidi (1805-1880) uno degli artisti più noti negli Stati Uniti proprio per le opere del Campidoglio che realizzò per un periodo di 25 anni, tra cui l'Apoteosi di Washington, il "Fregio della storia americana" e i famosi “Brumidi Corridors”.
 
Il progetto prevede l’utilizzo della vibrometria laser Doppler e della termografia per valutare la presenza di difetti quali delaminazioni, inclusioni, cedimenti strutturali nella Senate Reception Room. La stanza, situata nell'ala nord del Campidoglio, adiacente alla Camera del Senato, è una delle sale pubbliche più ricche di decorazioni dell'edificio. Progettata nel 1853 come luogo di incontro in cui gli elettori potevano incontrarsi in modo informale con i loro senatori, la sala continua a servire principalmente come spazio di incontro pubblico. Decorato con una varietà di materiali e opere d'arte ornati, lo spazio riflette sia la sua grande importanza come spazio pubblico all'interno del Campidoglio sia i gusti elaborati e decorativi della “Brumidi corridors” and Senate Reception Room.
 
Il team al lavoro è composto oltre che dalla Prof.ssa Barbara Marchetti e dal prof. Francesco Corvaro anche dalla Prof. Joseph Vignola e dal Dr. Diego Turo della Catholic University of America.

 
 
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