I primi 50 anni della Politecnica e la reunion

il Rettore Sauro Longhi

Comunicato stampa dell'8 gennaio 2019

Articolo del Rettore Sauro Longhi per la rubrica Lettere & Commenti del Corriere Adriatico del 5 gennaio 2019.

 

Ogni inizio d’anno, così come ogni inaugurazione di anno accademico, è occasione per riflettere sulle nostre azioni passate ma soprattutto per indirizzare quelle future.  E’ notizia di questi giorni che nostre studentesse e nostri studenti, assieme ai loro docenti, continuano a ricevere importanti riconoscimenti presentando i loro progetti in giro per il mondo. Le nostre studentesse e i nostri studenti progettano musei, ponti, propongono nuovi sistemi di cura, nuove organizzazioni sociali e assistenziali, vogliono essere attori del loro presente ma soprattutto del loro futuro.

 

Questo conferma il valore che l’Università esprime nella Società, un luogo dove il sapere si consolida, si condivide, si diffonde attraverso i pensieri e le azioni delle nostre studentesse e dei nostri studenti. Ne sono stato sempre convinto, prima da studente, curioso e con la volontà di comprendere le complessità del presente che attraversavo, ora da Rettore con la determinazione di aprire l’Università alla Società per accogliere nelle nostre aule e nei nostri laboratori sempre più studentesse e studenti, ma soprattutto per condividerne i valori, per dare ai tanti che ancora ci credono quei valori di cultura, di confronto, di inclusione, utili per la crescita di ogni persona. Si perché con la cultura, con la conoscenza è possibile creare ricchezza, è possibile migliorare le proprie condizioni di vita e di quelli che ci stanno attorno per condividere lo stesso spazio e lo stesso tempo.

 

I nostri genitori al ritorno dalla seconda guerra mondiale hanno realizzato questo sogno con la costruzione del paese Europa che ci ha garantito 70 anni di pace e prosperità. Noi dobbiamo continuare questo sogno per le generazioni future. Esiste ancora molta strada da percorrere per perfezionare questo sogno, ma lo dobbiamo fare costruendo altri ponti e non nuovi muri. Mi è capitato altre volte di ricordarlo, ma di questi valori ne è piena la nostra storia. Alla Loggia dei Mercanti al Porto di Ancona, nel soffitto ancora trovano traccia parole che il tempo non ha cancellato come Sapienza, Pace e Perseveranza. Dalla conoscenza con convinzione dobbiamo cercare di creare condizioni di ascolto, di accoglienza, di condivisione. Le differenze vanno comprese attraverso lo studio e la conoscenza, per trasformarle in valori. Per facilitare la comprensione di quello che rappresentiamo, abbiamo anche quest’anno redatto il nostro Bilancio Sociale a cui abbiamo aggiunto un Supplemento di Genere, perché siamo convinti che nelle università tecnico scientifiche come la nostra, le studentesse trovino difficoltà ad avvicinarsi per modelli culturali da tempo superati nei paesi più sviluppati.

 

L’Università Politecnica delle Marche ha fondato su queste certezze la propria crescita e il proprio sviluppo sempre al servizio dei territori di cui è parte con una visione aperta e internazionale. Siamo appena entrati nel “cinquantesimo” anno dalla sua fondazione avvenuta nel 1969, in un periodo ricco di conquiste e di trasformazioni, una tra le tante: nello stesso anno l’uomo è sceso sulla Luna, realizzando così un altro sogno. In questi cinquanta anni la nostra Università ha accompagnato la trasformazione dei diversi ambiti produttivi e dei servizi della Regione, ha favorito la creazione di nuovi prodotti e servizi, il rafforzamento di legami internazionali, il consolidamento dei nostri settori produttivi, e l’apertura di nuovi mercati internazionali. È entrata nel progetto nazionale di Impresa 4.0, per accompagnare la trasformazione dei nostri settori manifatturieri per renderli ancora più competitivi con l’automazione e la robotica.

 

I tanti laureati della nostra Università, sono oltre 60 mila, hanno contributo in prima persona a realizzare tutto questo. Mi capita spesso di incontrarli nelle tante realtà che hanno contributo a sviluppare non solo nelle Marche ma nel mondo intero. La conoscenza, i risultati della nostra ricerca, si diffondono attraverso il loro operato, quanto noi raccontiamo nelle nostre aule e nei nostri laboratori loro lo applicano nei diversi ambiti produttivi e dei servizi. Quest’anno ho intenzione di invitarli tutti a ritornare nella loro Università per raccontare i tanti successi di cui sono e sono stati ideatori e promotori. Una grande “Reunion” dei nostri oltre 60 mila laureati in Ancona. Chiederò alla Città di aiutarci in questo evento storico per la nostra Università.

 

Un evento che si aggiunge ai tanti che ho voluto promuovere in questi anni, dalle “Lauree in Piazza”, alla settimana del festival “YourFutureFestival”, alla “Notte dei Ricercatori” e alle tante altre iniziative di incontro tra Università e Società, così come alle tante azioni di orientamento ai percorsi universitari con tutte le Scuole di ogni ordine e grado. Tutte queste nostre attività trovano sempre spazio sul nostro sito web, facilissimo da ricordare, è il nostro nome: univpm.it. Seguite il nostro Magazine con tutti gli eventi, e consultate il nostro ultimo Bilancio Sociale.

 

Auguri di buon anno per fare del 2019 un “magnifico” anno.