Scoperta la doppia natura di una Proteina, buona e pericolosa

Laboratorio

Comunicato stampa del 12 settembre 2019

Tre Dipartimenti dell’ Università Politecnica delle Marche hanno contribuito ad una ricerca appena pubblicata su “Nature Communications”.

 

Unendo competenze biochimiche, bioinformatiche, immunologiche e di biologia cellulare, i ricercatori hanno scoperto che una proteina enzimatica che dentro la cellula è necessaria per l’utilizzo della vitamina B3, e quindi è essenziale per gli effetti  benefici di questa vitamina,  può essere rilasciata nel sangue dove diventa capace di stimolare il sistema immunitario scatenando un processo infiammatorio. Lo studio ha rivelato elevati livelli di questa proteina nel sangue di pazienti affetti da sepsi, una malattia poco conosciuta, ma con tasso di mortalità superiore a quello dell’ictus e dell’infarto. 

 

Lo studio ha inoltre evidenziato come  la quantità di proteina circolante nel sangue dei pazienti sia proporzionale alla gravità della sepsi: proprio i pazienti con i livelli più elevati di proteina sono caratterizzati da insufficienza epatica e renale, condizione che precede spesso un esito infausto. Questi risultati identificano questa proteina come un nuovo strumento per monitorare i pazienti con sepsi e identificare precocemente quelli più a rischio.

 

La Prof.ssa Nadia Raffaelli del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali del nostro Ateneo è supervisore insieme alla Prof.ssa Silvia Deaglio dell’Università di Torino di questo lavoro appena pubblicato (https://www.nature.com/articles/s41467-019-12055-2) sulla rivista Nature Communications. Tra gli Autori figurano anche il Prof. Leonardo Sorci del Dipartimento SIMAU della Facoltà di Ingegneria e la Dott.ssa Francesca Mazzola del Dipartimento DISCO della Facoltà di Medicina e Chirurgia.