I primi laureati abilitati della Facoltà di Medicina e Chirurgia

Prime lauree abilitanti della Facoltà di Medicina e Chirurgia Univpm

Comunicato stampa del 3 luglio 2020

Sono 92 le Dottoresse e i Dottori, i primi della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, ad avere ottenuto la “Laurea abilitante”. Si sono laureati lunedì 22 e martedì 23 giugno e sono medici già abilitati, una risposta alle esigenze del Paese in questo difficile momento. Dalla prima settimana di luglio entreranno a pieno titolo nel mondo lavorativo cimentandosi nella cura e nella presa in carico di quei pazienti che, fino ad oggi, sono stati per loro soltanto “pazienti virtuali”.
 
Si è arrivati alla fine di questo percorso non solo rispettando le disposizioni dettate dal DM n. 58 del 9 maggio 2018 che, seppur innovando il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, si era limitato ad inserire il tirocinio pratico valutativo all’interno del percorso formativo, abbreviando quindi il periodo necessario all’ottenimento dell’abilitazione. La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’UNIVPM è riuscita ad andare oltre e, nonostante l’impossibilità dettata dal COVID-19 di frequentare le “corsie” d’ospedale, nel rispetto delle normative ministeriali emanate nelle diverse fasi emergenziali, ha convertito in “virtuale” anche l’attività professionalizzante. Questo percorso, oltre a garantire il conseguimento del titolo abilitante agli studenti che si sono laureati il 22 e 23 giugno ha inoltre permesso a tutti i laureati della prima sessione dell’esame di Stato, i cosiddetti “Dottori in sala d’attesa”, lo svolgimento dell’intero percorso di tirocinio previsto dal DM 445/2001 e l’acquisizione della abilitazione alla professione.
 
Siamo convinti che continuerete con passione il percorso intrapreso, come avete fatto durante la vostra carriera di studenti, con sacrifici ma anche con tante soddisfazioni, accanto alle persone soprattutto quelle più fragili – afferma il Rettore Prof. Gian Luca GregoriVi auguriamo di proseguire la professione medica con la stessa passione che avete dimostrato durante il percorso universitario e di raggiungere i traguardi prefissati”.

Il lavoro di squadra ha permesso il raggiungimento dell’obiettivo dell’abilitazione nei tempi previsti. Un lavoro compiuto dal Preside il Prof. Marcello Mario D’Errico, dai Professori responsabili del CdL in Medicina e Chirurgia ed in particolar modo dal Presidente del CdL Prof.ssa Cristina Marmorale e dalla Responsabile dell’Attività Formativa Professionalizzante Prof.ssa Erica Adrario, dai docenti referenti delle diverse abilità (nonostante il coinvolgimento in prima linea nello stato di emergenza sanitaria), dal personale amministrativo e tecnico impegnato ed in particolare da Loreta Gambini e Rosanna Daniele nell’organizzazione didattica del Corso di studi e, non di meno, dai Presidenti e componenti degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Regione Marche, che, quali attori del percorso dell’area di medicina generale si sono alternati nei numerosi incontri telematici programmati.
 
Gli studenti si sono cimentati in attività interattive di casi clinici e sperimentando modalità di role playing, hanno poi dimostrato una sempre maggiore partecipazione propositiva ai momenti di discussione, analisi e soluzione dei diversi casi clinici presentati e notevole interesse alle esperienze vissute dai docenti che si sono succeduti negli incontri sulle piattaforme e-learning messe a disposizione dall’Ateneo.
 
Certamente l’attività a distanza non potrà mai sostituire l’empatia che si crea tra medico e paziente quando uno sguardo, una parola tranquillizzante, un sorriso diventa cura – afferma il Preside Prof. Marcello Mario D’ErricoMa, poiché come citato anche nel Discorso agli studenti di Patch Adams (Se si cura una malattia si vince o si perde ma se si cura una persona si vince qualunque esito abbia la malattia) - nello spirito di sentirci partecipi delle esigenze del sistema sanitario e forti della disponibilità sempre dimostrata dalle tante persone che, nei diversi ambiti, collaborano con noi, abbiamo voluto garantire ai nostri ragazzi quello che sarà il loro futuro e cioè di diventare “medici” consapevoli che ogni difficoltà può essere vinta”.