Alcuni dati sui Brevetti dell'Università Politecnica delle Marche

 
 

Al 31 dicembre 2019, lo storico dei depositi e della gestione dei titoli brevettuali e delle nuove varietà vegetali vede un totale di 123 titoli depositati e gestiti nel corso del tempo, di cui 89 tutt'ora attivi, suddivisi in 47 famiglie brevettuali, più 11 depositi relativi a varietà vegetali. Il portafoglio brevetti attivi dell'Ateneo, sulla base del rapporto Netval 2019, è assolutamente in linea con la media nazionale, se non leggermente al di sopra. Tornando alla visualizzazione dei dati storici, i 123 depositi sono stati suddivisi in 10 settori tecnologici, come si evince dal dettaglio riportato nella tabella 1 e nella figura 1 che seguono.

 

 

 
Tabella 1 - Depositi UNIVPM al 31/12/2019
Settore
Invenzioni brevettate
Percentuale sul totale
Building
15
12%
Electronics
13
11%
Environment
4
3%
Health
59
48%
Robotics
3
3%
Physics
5
4%
Automation
5
4%
Computer science
5
4%
Domotics
3
2%
New Plant Varieties
11
9%
Totale complessivo
123
100%
 
 
 
Figura 1 - Depositi UNIVPM per settore

Figura 1 - Depositi UNIVPM (ITA+EXT) per settore tecnologico.Fonte: Univpm, ns. elaborazioni

 
 
 
 

La sottostante tabella 2 evidenzia le attività di brevettazione nazionale e internazionale, intervenute anno per anno dal 2003 al 2019.

 
Tabella 2 - Attivita' brevettuali UNIVPM al 31/12/2019
Anno
Nazionali
PCT
EPO
Estero
NVV
2003
 
 
 
 
2
2004
 
 
 
 
 
2005
1
 
 
 
 
2006
 
 
 
 
 
2007
1
 
 
 
1
2008
 
1
 
 
 
2009
1
 
1
2
 
2010
2
 
 
 
1
2011
2
 
 
 
2
2012
2
1
 
 
 
2013
7
2
 
 
 
2014
2
5
1
8
 
2015
12
2
 
 
 
2016
5
4
2
2
 
2017
3
 
 
1
1
2018
8
 
1
29
 
2019
1
3
 
 
4
Totale
47
18
5
42
11
 
 
 
 
 

L'andamento delle domande di priorità depositate dall'Università Politecnica delle Marche mostra, seppure con qualche oscillazione, un trend sostanzialmente in crescita nel corso degli anni, che ha portato la media dell'Ateneo da un valore sostanzialmente inferiore alla media nazionale nei primi anni 2000 fino a superarla ad attestarsi attualmente in linea con essa. L'andamento è indicato nella sottostante Figura 2: rispetto ad una media nazionale che negli ultimi anni si è attestata attorno ai 6 depositi per anno, l'Università Politecnica delle Marche ha finalizzato un numero di depositi pari in media a 2 fino al 2014, con un picco di 7 depositi nel 2013. Dal 2015 al 2019, con rispettivamente 12, 5, 4, 9 e 5 depositi (7 brevetti / anno in media), l'Ateneo raggiunge la media nazionale e si assesta poco sopra di essa. (Dati sulla media nazionale tratti dal rapporto NETVAL 2019)

 
Figura 2 - Confronto tra depositi di proprietà UNIVPM e media nazionale (NETVAL)

Figura 2 - Confronto tra depositi di proprietà UNIVPM e media nazionale (NETVAL) Fonte: dati interni UNIVPM aggiornati al 31/12/2019 e dati Netval per la media italiana (dati disponibili fino al 2017)

 
 
 

Estendendo l’analisi alla gestione strategica del brevetto, si nota come l’Università Politecnica delle Marche mostri un trend sostanzialmente in crescita anche nell'estensione internazionale dei brevetti, con una media che fino al 2013 è stata pressochè in linea con la media nazionale, media che poi è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, a fronte di un media nazionale che è sì cresciuta, ma in maniera molto più modesta. 

L'andamento è indicato nella sottostante Figura 3: la media nazionale, partendo da un dato pressochè costante di 2,5 estensioni per anno, a partire dal 2015 è salita fino a circa 5 estensioni / anno. La media Univpm, sostanzialmente in linea con quella nazionale fino al 2013 (circa 1 estensione / anno), ha fatto registrare dei picchi di 14, 8, 29 estensioni, rispettivamente negli anni 2014, 2016, 2018. (Dati sulla media nazionale tratti dal rapporto NETVAL 2018)

 
 
Figura 3 - Confronto tra estensioni internazionali UNIVPM e media nazionale (NETVAL)

Figura 3 - Confronto tra estensioni internazionali UNIVPM e media nazionale (NETVAL). Fonte: dati interni UNIVPM aggiornati al 31/12/2019, dati NETVAL per la media italiana (dati disponibili fino al 2016)

 
 
 
 

La valorizzazione dei brevetti costituisce uno degli aspetti di maggiore problematicità nella gestione della proprietà intellettuale delle università. A differenza di quanto avviene nelle imprese, le domande di priorità che scaturiscono da invenzioni universitarie sono effettuate in un contesto nel quale è molto difficile valutare le effettive potenzialità economiche della proprietà intellettuale. E’, in sostanza, un processo generato dall’offerta (i risultati della ricerca) piuttosto che trainato dalla domanda (potenzialità applicative).

Nel dettaglio della Figura 4 si vede come il 11% dei titoli depositati, ancora in vita, a titolarità UNIVPM siano attualmente licenziati a terzi, mentre il 12% di questi titoli brevettuali è stato ceduto a titolo definitivo. Nel corso del 2019, ed in parte ancora attualmente, sono state attivate delle negoziazioni con soggetti intenzionati a valorizzare le invenzioni brevettate che hanno interessato il 4% delle famiglie brevettuali del portfolio UNIVPM.

 
Figura 4 - Percentuale dei brevetti valorizzati e non

Figura 4 - Percentuale dei brevetti valorizzati e non. Fonte: Univpm, ns. elaborazioni.

 
 
 
 

Per maggiori informazioni sulla situazione dei brevetti originati dalla ricerca scientifica pubblica in Italia, si rimanda a:

 
 
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