La Notte Europea dei Ricercatori 2020

sharper la notte europea dei ricercatori

Comunicato stampa del 26 maggio 2020

Confermata dalla Commissione Europea e posticipata al 27 novembre la Notte Europea dei Ricercatori, uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e cittadini e promossi nell’ambito delle azioni Marie Curie.

 

"Crediamo che la Notte Europea dei Ricercatori 2020 debba svolgersi poiché sarà importante mostrare al grande pubblico l’impatto positivo della ricerca scientifica su tutta la società. La Notte porta la scienza e i ricercatori vicini ai ragazzi e alle famiglie, può aiutare il dialogo con i cittadini e la condivisione di speranza".  Con queste parole è stata comunicata nei giorni scorsi la notizia dalla Commissione agli organizzatori degli eventi.

Tra i progetti italiani approvati dalla Commissione il progetto SHARPER, coordinato dalla società di comunicazione della scienza Psiquadro e classificato tra le eccellenze con il massimo del punteggio tra i 100 progetti sottomessi da tutta Europa.  

 

«La Notte europea dei ricercatori è un tradizionale momento di condivisione di conoscenza che quest'anno assume un rilievo particolare: questa pandemia - dichiara la Vice Ministra dell'Istruzione Anna Ascani - ha dimostrato che la collaborazione tra studiosi e ricercatori, a livello nazionale e internazionale, è fondamentale per vincere le sfide che ci aspettano. E che il mondo della ricerca può e deve entrare sempre più in contatto con i cittadini per aiutarli a comprendere ciò che succede e dare loro strumenti per orientarsi e riconoscere false credenze da informazioni scientificamente fondate. I nostri enti di ricerca sono in prima linea in questi giorni e hanno saputo essere un punto di riferimento per le comunità scolastiche in questo periodo di sospensione delle attività didattiche, mettendo le proprie professionalità e competenze a servizio dei più giovani. Da Vice Ministra dell'Istruzione e da umbra non posso che essere particolarmente orgogliosa del riconoscimento al progetto SHARPER, coordinato dalla società di comunicazione della scienza Psiquadro. Apriamo le finestre sulla ricerca, eccellenza del nostro Paese, e lasciamo che tutti, uomini e donne, possano guardare attraverso e trovare risposte utili per affrontare un futuro di sviluppo sostenibile».

 

Il Prof. Gian Luca Gregori Rettore Univpm: “Sharper è il risultato di una strategia che premia la collaborazione tra università enti pubblici e privati che mettono al centro la ricerca e il lavoro dei ricercatori, oggi più che mai indispensabili. Il nostro Ateneo e i suoi ricercatori sono impegnati quotidianamente per affrontare le sfide del presente e per ridare centralità alle competenze. È importante inoltre il tema scelto per questo SHARPER: “Sustainable Development Goals”, dove si darà spazio non solo all'ambiente, ma anche al diritto alla salute ed a una educazione di qualità per tutti, argomenti ancor più attuali nell’emergenza della pandemia”.

 

"Siamo entusiasti del risultato raggiunto, che premia l’altissimo livello di collaborazione tra mondo della ricerca e mondo della comunicazione in un momento in cui questo connubio è strategico per tutti i cittadini" - ha dichiarato Leonardo Alfonsi, coordinatore nazionale del progetto.

 

 

SHARPER si svolgerà in 12 città italiane: Ancona, Cagliari, Catania, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Terni, Torino e Trieste, con il coordinamento dall’impresa sociale Psiquadro, già al lavoro per immaginare nuove attività insieme al consorzio che comprende l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN, il centro della scienza Immaginario Scientifico, l’associazione Observa Science in Society e sei Università: La Politecnica della Marche, l’Università di Cagliari, l’Università di Catania, l’Università di Palermo, l’Università di Perugia e l’Università di Torino. Oltre 120 le istituzioni, i partner culturali gli enti di ricerca coinvolti. Tra questi, CNR, INAF e INGV, pronti a reinventare le oltre 200 iniziative previste in modo da consentire la partecipazione in sicurezza a cittadini di tutte le età.  

 

A causa dell’emergenza da Covid-19, l’appuntamento si trasferisce così dal tradizionale ultimo venerdì di settembre al 27 novembre e anche questa iniziativa, che negli ultimi anni ha coinvolto milioni di visitatori in centinaia di città, si prepara ad affrontare le sfide comuni a tutti gli eventi dal vivo: pensare nuovi modi di coinvolgimento del pubblico, conservando lo spirito di curiosità e partecipazione che lo ha caratterizzato e fatto crescere in questi anni. Il ruolo che la ricerca sta svolgendo nella crisi globale in corso è cruciale così come è e sarà nei molti settori messi in evidenza nei 17 obiettivi per la sostenibilità lanciati dall’ONU nel 2015 e inseriti nell’agenda 2030.

 

Bisognerà aspettare l’evolvere della situazione a livello nazionale e le indicazioni sullo svolgimento degli eventi dal vivo, ma l’edizione 2020 della Notte Europea dei Ricercatori segnerà il passaggio a nuove forme di dialogo tra il mondo della ricerca e i cittadini. Dialogo che sia dal vivo e in presenza che in formati a distanza e virtuali, conserverà il carattere di immediatezza, informalità e approfondimento rigoroso che in questi anni ha caratterizzato SHARPER.