Ricostruzione digitale della Cupola della Basilica di Loreto

Comunicato stampa del 14 Luglio 2016

Ricostruzione digitale della Cupola della Basilica di Loreto
Conferenza stampa ricostruzione digitale della Cupola della Basilica di Loreto

Tecniche digitali ricostruiscono la storia della cupola

Tutto è iniziato con le Celebrazioni Bramantesche a Loreto nel 2014 per i 500 anni dalla morte di Bramante.  L’Università Politecnica delle Marche in Piazza della Madonna aveva organizzato una serie di proiezioni tridimensionali applicate all’architettura che permetteva di fruire del progetto bramantesco, completandolo, anche se solo virtualmente.

 

Oggi la collaborazione si intensifica con la partecipazione alla seconda edizione della Biennale del Disegno Rimini (dal 23 aprile al 10 luglio 2016). L’esposizione focalizzava l’attenzione sui bozzetti e sui disegni preparatori realizzati per le due versioni della decorazione della Cupola della Basilica della Santa Casa di Loreto, quella compiuta da Cristoforo Roncalli detto il Pomarancio tra il 1609 e il 1615 e l’altra che la sostituì alla fine dell’Ottocento, realizzata da Cesare Maccari. L'Univpm ha collaborato a questa mostra dal titolo "Profili del cielo La cupola di Loreto nei disegni del Pomarancio e di Giuseppe Maccari" a cura di Vito Punzi.

 

"L’esposizione di  Rimini, resa possibile dall’intervento di sponsor come FMR-UTET Grandi Libri e  Pigini Group”, ha ricordato il curatore Punzi, “ha avuto un notevole successo, raggiungendo i 50mila visitatori. Oltre ai disegni, era presente in mostra anche un tavolo multimediale con la presentazione in 3D, a cura della Politecnica delle Marche, dei disegni del Pomarancio e le interazioni al tavolo, pensato per avvicinare le giovani generazioni all’arte, sono state circa 17mila”.

 

I disegni sono appena rientrati a Loreto e ora si pensa ad un nuovo progetto che vede coinvolti diversi attori, la Delegazione Pontificia di Loreto, l’Università Politecnica delle Marche e l’Università di Camerino. Insieme verrà realizzata la ricostruzione digitale e storiografica della cupola di Loreto e degli affreschi della cupola della Basilica com’erano prima dei rifacimenti avviati nel 1888.

 

Il Rettore Sauro Longhi: “Grazie alla cultura e alla sua valorizzazione possiamo generare tanta ricchezza per il nostro Paese e per questo stiamo lavorando grazie ai nostri laboratori di ricerca e spinoff: Distori Heritage ed Eve.”

Monsignor Giovanni Tonucci: “Loreto è un concentrato di arte e cultura per i pellegrini ma anche per i turisti. A Loreto si viene non solo per la Santa Casa ma anche per le bellezze architettoniche, paesaggistiche e per il Museo-Antico Tesoro. L’obiettivo di questa collaborazione non è lontano dallo spirito del Santuario che è quello di valorizzare la bellezza”.

Il Prof. Paolo Clini Univpm: “il nostro lavoro con Loreto è iniziato 25 anni fa oggi continua con la digitalizzazione della Basilica e delle sue opere per un duplice obiettivo la salvaguardia e conservazione dei beni culturali e la fruizione legata alle nuove applicazioni come la realtà virtuale, realtà immersiva e la realtà aumentata”.

Il Prof. Federico Bellini Unicam: “Sono uno storico dell’architettura e la ricerca sulla valorizzazione dei beni culturali per me è importante perché è la nuova forma di racconto della storia. Vogliamo dare, attraverso questo progetto, una informazione controllata e verificata storicamente, senza lasciare spazio alle credenze popolari, ricostruendo virtualmente come era la Basilica nel 1610.”

 

 

 
 
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