Lutto di Univpm per la scomparsa di Graziella Massi (Eures Italia). Aveva collaborato con l’Ateneo per la mobilità degli studenti

Graziella Massi

Grazie al suo lavoro di relazioni due matricole di Scienze Infermieristiche sono in partenza per il Regno Unito per uno stage

L’Università Politecnica delle Marche si unisce al cordoglio per la tragica scomparsa di Graziella Massi, la consulente della Eures Italia (rete per il lavoro e la formazione in Europa ) presso il Centro per l’impiego di Senigallia, che sabato scorso è morta nei pressi della sua casa sulla Corinaldese, avvolta dalle fiamme mentre bruciava sterpaglie. Aveva seguito con passione i rapporti tra l’Eures e gli uffici delle Relazioni Esterne di Univpm, in particolare collaborando con chi segue il programma Erasmus Placement.

Da qualche anno era stato grazie al suo instancabile lavoro per la mobilità degli studenti universitari italiani, che l’ateneo di Ancona aveva potuto stringere rapporti con istituzioni interessate a ospitare giovani italiani per stage ed esperienze lavorative all’estero. Aveva promosso e sostenuto recentemente il coinvolgimento della Università Politecnica delle Marche nel progetto-pilota con Strathmore & Southend Care (Uk), una casa di cura per anziani. "È difficile che studenti italiani di Scienze Infermieristiche riescano a trovare opportunità di lavoro in ospedali britannici perché molto spesso non hanno le competenze linguistiche necessarie per operare in una struttura ospedaliera. Con questo progetto-pilota – aveva detto Graziella Massi – si fornisce loro una preziosa opportunità all'estero, inaugurata con le matricole di Univpm dal 2010-2011".

A questo proposito, col programma Erasmus Placement partiranno per il Regno Unito tra aprile e giugno due studentesse del primo anno di Scienze Infermieristiche dell'Università Politecnica delle Marche: aspiranti infermiere in formazione che si affacciano al mondo della assistenza sanitaria nel mondo lavorativo britannico, molto diverso dal nostro e stimolante. "Le due studentesse saranno affiancate da un tutor, e sosterranno incontri con medici e infermieri specializzati, in un pacchetto di adeguata formazione", spiega la direttrice della casa di cura britannica Christine Tyrrell.