Il saluto del rettore Marco Pacetti

salone del rettorato: rettore, pro-rettore, direttore generale

Dal ’97 alla guida dell’Ateneo dorico, dopo sei anni da prorettore

È stata una bella festa, quella con cui oggi il rettore Marco Pacetti ha salutato il personale tutto del Rettorato, coloro – in testa il direttore generale Luisiana Sebastianelli, con il prorettore Leandro Provinciali e il suo predecessore, professor Mario Governa - che in questi sedici anni lo hanno affiancato e coadiuvato nella conduzione di una macchina complessa come l’Università Politecnica delle Marche.

Era stato lui stesso, una decina di anni fa, a proporre il cambio di denominazione dell’ateneo di Ancona, per sottolineare la valenza tecnologica da una parte e la forte diffusione territoriale di una istituzione di alta formazione che in poco più di quarant’anni ha conquistato un ruolo di rilievo assoluto nel panorama accademico non solo nazionale. Ed è stata proprio la sua guida, in questi tre lustri, a rafforzare, senza concessioni a tentazioni umanistiche, la incidenza e il rilievo, oltre al prestigio, di questa istituzione sulla specializzazione delle risorse umane presenti in regione e nell’area centro-meridionale.

Uno stretto rapporto, progressivamente incrementato, sinergico con l’impresa marchigiana ha potenziato il trasferimento di conoscenze e competenze, e ha orientato le scelte verso l’innovazione della piccola e media impresa radicata sul territorio regionale.

Le collaborazioni con istituzioni internazionali di altissimo livello che oggi Univpm può vantare in tutti i settori di sua competenza si devono anche a questa conduzione avveduta, lungimirante, coraggiosa, che lascia al successore, il professor Sauro Longhi, un’eredità eccellente.