Il saluto del Rettore Longhi al termine del suo mandato

Il Rettore Longhi saluta studenti, docenti, personale, organi di ateneo e autorità

29 ottobre 2019

È stato presentato il Bilancio Sociale e il Supplemento di Genere 2018 dell’UnivPM in Aula Magna di Ateneo che stamattina ha accolto, non solo studenti ma anche docenti, personale tecnico amministrativo, autorità e membri degli organi di Ateneo. Arrivati in Aula Magna per ascoltare il resoconto dei dati del bilancio sociale che fotografa la valorizzazione della ricerca, la qualità della didattica e il trasferimento di conoscenza e innovazione sul territorio, in molti hanno partecipato all’incontro anche per salutare il Rettore Sauro Longhi che terminerà il suo mandato il prossimo 31 ottobre 2019.  

 

Assieme a lui la prof.ssa Maria Serena Chiucchi Delegata del Rettore all’efficienza organizzativa e controllo di gestione che ha presentato il Bilancio Sociale, Rosalba Valenti Direttrice Generale dell’UnivPM e Pasquale La Serra Presidente del Consiglio Studentesco.  

 

La Direttrice Generale Rosalba Valenti ha ringraziato il Rettore per la passione, l’impegno e i risultati ottenuti, il suo senso di attaccamento a questa università della quale continuerà a far parte e per il contribuito in maniera determinante negli ambiti più istituzionali. Ma anche per aver contribuito all’affermazione nel territorio, nella città e nelle città, di questo Ateneo e per aver infranto con iniziative e entusiasmo la cortina che separa l’eccellenza accademica dal contesto in cui opera.

 

Pasquale La Serra Presidente del Consiglio Studentesco ha sottolineato quanto il Rettore abbia tenuto, nel suo sessennio, alla componente studentesca. Con le lauree in piazza ha rappresentato l’importanza degli studenti nelle città, attori protagonisti del tessuto cittadino. Lo ha ringraziato per la sua attenzione alle questioni sociali economiche e ambientali, per la sensibilità, l’ottimo dialogo anche sulle tematiche divisive e sui traguardi raggiunti insieme come la tassazione personalizzata, il doppio libretto per studenti in transizione di genere e i trasporti pubblici con il servizio “Politecnica link”.

 

Il Rettore Sauro Longhi ha preso la parola ringraziando tutti coloro che lo hanno sostenuto in questi anni e ha colto l’occasione per ripercorrere alcuni passi fatti insieme e raccontare la sua visione di università. Lo ha fatto ricordando la giovane età della Politecnica, i suoi primi 50 anni, l’anno di nascita, il 1969 che rappresenta un’epoca di cambiamenti a livello internazionale e anche nel nostro territorio “una regione di mezzadri, tutti siamo figli di mezzadri compreso il sottoscritto – ha detto - e questo è un valore”. Da queste radici alla Costituzione che il Rettore mostra quando incontra gli studenti per sottolineare in particolare l’art. 34 “che garantisce ai meritevoli anche se privi di mezzi di avere le stesse opportunità e io le ho avute – ha detto. Sono anche il primo rettore uscito da questa università e ne vado molto orgoglioso”.  

 

“Devo ringraziare i tre direttori generali Lusiana Sebastianelli, Giorgio Barchiesi e Rosalba Valenti che mi hanno aiutato, senza loro la mia vita sarebbe stata molto difficile. Poi le persone che hanno visto in me qualcuno che potesse rappresentarli tutti, tra questi il prof. Latini Preside di questa Facoltà, prof. Pacetti Rettore che ho sostituito. Grazie ai tanti Delegati, un gruppo molto numeroso di docenti. E Grazie al Pro Rettore Gian Luca Gregori che è stato con me sei anni, mi ha supportato e aiutato a raggiungere questo risultato. Grazie allo staff segreteria rettore, relazioni con il territorio e relazioni internazionali. E poi alla mia famiglia sempre vicina in tutti i modi”.  

 

Il Rettore soddisfatto per il numero di immatricolazioni aumentato del 17% non ha mancato di ricordare i temi a lui più cari legati all'univeristà, "l'importanza della conoscenza - ha detto - per essere liberi, diversi e uguali. Le paure si spengono con la conoscenza – ha continuato – difendiamola e mettiamola al centro perché possa essere trasferita agli altri. Saremo ricordati non per quanto avremmo accumulato ma per quanto avremmo condiviso e trasferito le nostre conoscenze agli altri”. E poi l’internazionalizzazione e i progetti per accogliere studenti dai Paesi in via di sviluppo e per favorire lo scambio e la mobilità internazionale. Alcuni studenti sono tornati nei loro paesi di origine dopo la laurea con conoscenze e passioni conquistate qui.

 

Tra commozione e ironia il saluto del Rettore Longhi si conclude con uno sguardo al futuro attraverso due parole chiave, "sostenibilità ambientale e sociale perché viviamo in uno spazio finito, in un tempo finito" e si è congedato con un proverbio greco a lui molto caro: "una società cresce e diventa grande quando gli anziani piantano alberi alla cui ombra sanno che non potranno sedersi”.

 
 
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