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01 Architettura / Ripensare i luoghi dello sport e del tempo libero

Il quaderno rappresenta il risultato di studi del volti alla pianificazione e alla gestione sostenibile delle risorse del territorio Jesino, caratterizzato da un patrimonio naturale e storico-architettonico di grande interesse. Il valore identitario viene assunto, all'interno del processo progettuale, come risorsa da sviluppare per contenere le situazioni di degrado e quale fattore di sviluppo locale.

 

(a cura di F. Pugnaloni, G. Casagrande Serretti, Errebi Grafiche Ripesi, Falconara M.ma, ISBN 978-88-8249-075-1, 2012)

 

 
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02 Strutture / Percorsi per un metodo progettuale tra forma e struttura

Questo testo indica possibili percorsi e metodologie progettuali che uniscano le sensibilità, storicamente opposte, di ingegneria e architettura. A partire dall'analisi del classico e consolidato rapporto tra forma e struttura negli edifici, si passa all'osservazione di questo legame nelle epoche storiche e nell'operato di progettisti moderni e contemporanei, per giungere all'identificazione dell'ottimizzazione strutturale come metodo di unione tra forma e struttura in ambito progettuale. Attraverso lo studio delle varie "fonti" che rendono possibile un'ottimizzazione - linee isostatiche, modelli fisici, calcoli manuali, programmi di calcolo - si è riconosciuta l'ottimizzazione stessa in oggetti che fanno parte del costruito. Da questi si ottiene un metodo utilizzabile nella progettazione effettiva di nuovi edifici e infrastrutture; in tale modo sensibilità estetica e statica saranno sempre più vicine tra loro. (S. Lenci, L. Consolini)

 

 
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03 Architettura / Microcities

L'ambito delle sperimentazioni proposte è coerente con l'unica possibilità sostenibile per la città occidentale ed europea in particolare: la sua massa esistente, il corpo vivo della città recente, laddove siano credibili e necessarie operazioni di trasformazione. Ri-comporre le trame urbane dall'interno è l'unico paradigma possibile in un'epoca che non può più permettersi di consumare suolo per progressiva espansione, ma deve rivedere le sue spazialità attraverso operazioni che costruiscono sul costruito, sul già scritto. Il libro propone l'incontro tra aspetti rilevanti della dispersione urbana nell'ultimo ventennio e la "rigenerazione" della città, attraverso "Microcities" che innestano piccole complessità capaci di relazionare densificazione, mixité estetica e programmatica, in un nuovo disegno dello spazio aperto. (G. Mondaini)

 

 
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04 Restauro / Giuseppe Sacconi: Il Vittoriano 1911-2011

Il Vittoriano ha festeggiato nel 2011 il suo primo secolo di vita.

Nell'anno delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia si è ritenuto opportuno e doveroso illustrare, con documenti ed immagini storiche originali, le vicende architettoniche e politiche, complesse e significative che hanno portato alla realizzazione del Vittoriano, anche per rendere partecipi e coscienti i marchigiani, e soprattutto i giovani,  degli avvenimenti e della storia di questo monumento-simbolo del nostro paese e dell'immagine artistica del Risorgimento nazionale, che fu realizzato grazie all'ingegno ed all'opera appassionata di un giovane architetto marchigiano, vincitore del concorso: Giuseppe Sacconi (1854-1905) e  dei numerosi artisti marchigiani da lui coinvolti nella realizzazione architettonica ed artistica del monumento. (F. Mariano)

 

 
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05 Architettura / Patchwork city

Le riflessioni ed i lavori presentati nel libro sono maturati nell'ambito delle attività e dei dibattiti intercorsi durante più Anni Accademici. Il luogo è quello dei Corsi di Architettura e Composizione Architettonica 2 tenuti dal Prof. Mario De Grassi e del Prof. Gianluigi Mondaini, lo strumento è - come sempre accade nella nostra professione - il progetto. Ognuno di questi lavori affronta il tema urbano immergendosi in un testo già scritto, in un territorio già carico di senso e relazioni, nella convinzione che confrontarsi significa lavorare pazientemente con gli elementi del contesto, per costruire soluzioni motivate e fondate: fondate sulla base della conoscenza e dell'interpretazione degli elementi di contesto (morfologici, ambientali ma anche sociali ed economici), motivate in ragione della loro dimostrabilità e ricostruibilità. La scommessa è stata quella di dimostrare che questo processo può aprire la strada a un'architettura adattabile, in grado di organizzare più variabili, di ragionare in termini di entità ibride, di portare a reazione i concetti di spazio e di tempo con i sistemi naturali e quelli socioculturali.Flessibilità, modificabilità nel tempo, interscambiabilità delle parti sono state le parole chiave che l'esperienza didattica ha fatto proprie, e attraverso le quali ha messo in forma un risultato non considerabile "definitivo", ma aperto a successive trasformazioni, in grado di adeguarsi a progressive esigenze e innovazioni.

I progetti, a prescindere dalla loro intrinseca qualità, dimostrano che la dimensione collettiva porta all'evoluzione del sistema. Partendo da regole semplici si ottengono risultati complessi che la semplice somma delle parti non avrebbe lasciato immaginare: più il sistema è efficiente più il sistema cresce. (S. Cantalini)

 

 
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06 Architettura / Storie progetti paesaggi

Qual è oggi la finalità di una scuola di architettura o di ingegneria? Quali figure professionali sono chiamate a formare, con quale ruolo e quali responsabilità? Il volume cerca di rispondere a questi interrogativi attraverso una fortunata serie di "racconti di architettura contemporanea" offerti agli studenti del corso di laurea in ingegneria edile architettura dell'Università Politecnica delle Marche. La finalità di quegli incontri era quella di indagare le relazioni della formazione e della professione con la complessità di un contesto stratificato e con una società in continuo movimento. Ecco allora che si susseguono senza soluzione di continuità progettisti, storici, strutturasti, critici e curatori a formare infine uno spaccato parziale ma credibile dello stato dell'architettura italiana.

(G. Mondaini, A. Alici, F. Pugnaloni)