Univpm alla Marcia della Pace

Marcia Pace Univpm

23 maggio 2023

All’insegna del motto “Trasformiamo il futuro” migliaia di giovani delle scuole di ogni ordine e grado e dell’università hanno camminato insieme sui passi di Francesco da Perugia ad Assisi per chiedere ancora una volta alla politica nazionale e internazionale di fermare tutte le guerre e di promuovere pace, rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto, sviluppo sostenibile, democrazia.

 

Dietro allo striscione di apertura della Marcia PerugiAssisi della pace e della fraternità alunni e alunne, docenti e dirigenti scolastici di 119 scuole della Rete nazionale delle scuole di pace. A seguire lo striscione della Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPace) che riunisce 71 università. Presenti anche 280 realtà associative e sindaci, assessori, consiglieri comunali e regionali di 150 enti locali da tutta Italia.

 

Il rettore del’Università Politecnica delle Marche Prof. Gian Luca Gregori condividendo i valori e lo spirito dell’iniziativa ha accolto l’appello coinvolgendo la comunità studentesca. Un gruppo composto da studentesse, studenti, docenti, dal presidente del Consiglio Studentesco Gianluca Ferri e dalla referente Univpm alla sostenibilità prof.ssa Stefania Gorbi, partiti con un bus navetta da Ancona, ha partecipato con grande entusiasmo alla Marcia PerugiAssisi.

 

È stata la "marcia dei giovani", la terza da quando è scoppiata la guerra in Ucraina.

Alla partenza si sono alternati sul palco vari interventi, tra i quali quello di Enza Pellecchia, Coordinatrice di RUniPace con Marco Mascia. Insieme con lei sono saliti sul palco i Rettori delle Università di Perugia, Parma, L’Aquila e le/i referenti di RUniPace di tante università.

 

All’arrivo ad Assisi, nel 75° anniversario della Costituzione italiana e della Dichiarazione universale dei diritti umani, è stato firmato il “Patto di Assisi”, un patto educativo con il quale scuole, università e enti locali hanno deciso di unire i loro sforzi per:

  • educarci ed educare alla pace con la cura, come impegno pubblico e bene comune essenziale per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030;
  • investire sulle giovani generazioni e sulla loro formazione in modo che possano imparare a ripudiare la guerra e divenire costruttori e costruttrici di pace e di un mondo più umano;
  • fare in modo che ogni Scuola, Università e Città diventino luoghi di pace, dialogo e fraternità;
  • sviluppare l’insegnamento trasversale dell’educazione civica e gli studi per la pace come disciplina accademica a forte caratterizzazione interdisciplinare e in chiave di ricerca/azione, nella quale si legano teoria e pratica di trasformazione della realtà e del futuro.

Per trasformare il futuro, si legge nel Patto di Assisi, bisogna trasformare l’educazione, aprire nuovi orizzonti e superare forme didattiche e organizzative non più adeguate all’era che stiamo vivendo. Formare giovani artigiani di pace competenti, preparati a trasformare un futuro incerto, denso di insidie complesse, in rapido cambiamento.

 

 
 
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