Misure integrative del Protocollo fase 3 in attuazione del Decreto Legge n. 44 dell'1 aprile 2021 .
Le disposizioni sono in vigore dal 12 aprile fino a quando il nostro territorio rimarrà collocato in uno scenario con gli attuali livelli di rischio (zona arancione) e comunque non oltre il 30 aprile 2021.
Il personale docente svolge l’attività didattica nelle aule dell’Ateneo secondo il calendario predisposto dalle aree culturali.
Continua a svolgere l’attività di ricerca nel rispetto dei protocolli Covid adottati dall’Ateneo.
In caso di quarantena con sorveglianza attiva o di isolamento domiciliare fiduciario, il personale docente che non si trovi nella condizione di malattia certificata, svolge la propria attività in modalità a distanza dandone tempestiva comunicazione al Preside o al Direttore della rispettiva area culturale.
Inoltre, ai fini del contenimento della diffusione del virus Covid-19, qualora sussistano specifiche condizioni quali, a titolo esemplificativo, patologie che compromettono le difese immunitarie, familiari conviventi ad alto rischio da contagio, quarantena del figlio convivente minore di quattordici anni e altre motivate esigenze legate al Covid-19, i professori e i ricercatori possono richiedere di svolgere la propria attività a distanza, concordandone le modalità con il Preside o il Direttore della rispettiva area culturale.
Ai fini del monitoraggio delle attività di didattica frontale, il docente che svolge la didattica in luogo diverso dall’Ateneo, deve inserire tra i discenti il nominativo del Presidente del Corso di Studio.
I responsabili di struttura organizzano il proprio ufficio assicurando, su base giornaliera, settimanale o plurisettimanale, lo svolgimento del lavoro agile almeno al cinquanta per cento del personale preposto alle attività che possono essere svolte secondo tale modalità.
Nell’organizzazione della rotazione va tenuto conto degli spazi e va evitata il più possibile la compresenza, compatibilmente con la qualità e l’effettività del servizio erogato.
Anche i responsabili, fatte salve le esigenze di servizio e quelle connesse al proprio ruolo organizzativo, possono essere ricompresi nella rotazione.
Nella rotazione si deve tenere conto di criteri di priorità che considerino le condizioni di salute del dipendente e dei componenti del nucleo familiare, della presenza di figli minori di quattordici anni, della distanza tra la zona di residenza o di domicilio e la sede di lavoro, nonché del numero e della tipologia dei mezzi di trasporto e dei relativi tempi di percorrenza.
In caso di quarantena con sorveglianza attiva o di isolamento domiciliare fiduciario, il lavoratore che non si trovi nella condizione di malattia certificata svolgerà la propria attività lavorativa in modalità agile.
Qualora nel corso di una giornata lavorativa in presenza o in modalità agile debbano essere effettuati accertamenti sanitari per se stessi o per i figli minorenni disposti dall’autorità sanitaria competente per il Covid–19, l’assenza deve intendersi equiparata al servizio effettivamente prestato, purché gli accertamenti siano comprovati da apposita certificazione.
A seguito del monitoraggio effettuato sui comportamenti tenuti dalla comunità accademica, si rende necessario richiamare i seguenti obblighi:
Si dispone che ogni Area Culturale proceda all’attivazione della procedura di tracciamento e monitoraggio delle presenze dei docenti, degli assegnisti, dei dottorandi e dei collaboratori attraverso il sistema QRCODE adottato in via sperimentale dalle Facoltà di Ingegneria e di Economia.
Su diretto mandato del MUR la Conferenza dei Rettori è stata incaricata di predisporre un database rivolto al sistema universitario con l’obiettivo di monitorare costantemente la situazione riguardante l’epidemia Covid-19 che le Università devono quotidianamente compilare.
Contestualmente è sorta l’esigenza per l’Ateneo di mettere in atto tutte le misure precauzionali possibili, in attesa di comunicazioni e disposizioni da parte dell’Autorità sanitaria competente.
Pertanto tutti i membri della comunità universitaria (docenti, PTA, assegnisti, dottorandi, studenti, ecc.) in isolamento per tampone positivo a Covid o messi in quarantena precauzionale dalla Autorità Sanitaria competente in quanto “contatti stretti”, devono darne tempestiva comunicazione al Referente Covid di Ateneo (referente_covid@univpm.it), indicando la data di positività del tampone se effettuato, la data dell’ultimo accesso in Ateneo e una breve descrizione dei luoghi (aula, laboratorio, studio) e delle persone frequentate.
In caso di frequenza di attività didattica in presenza da parte di casi positivi, tutti gli studenti del corso i presenti in aula potranno accedere in Ateneo solo dopo 14 giorni dall'ultimo contatto con il caso.
Il preside o i direttori della rispettiva area culturale ne daranno tempestiva comunicazione agli interessati.