Organismo Preposto al Benessere degli Animali (O.P.B.A.)

 

L’Organismo Preposto al Benessere degli Animali (OPBA) presso Università Politecnica delle Marche, è stato inizialmente istituito con delibera del Senato Accademico n° 229 del 04/06/2014 e Decreto Rettorale n° 000486 del 22/07/2014, in attuazione dell’art. 25 del Decreto legislativo n. 26 del 4 marzo 2014, “Attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 marzo 2014.
E’ seguito un aggiornamento sulla sua composizione, con il Decreto Rettorale n° 001540 del 21/12/2018.

L’O.P.B.A dell’Università Politecnica delle Marche ha il compito di vigilare sull’applicazione del Decreto legislativo n. 26 del 4 marzo 2014, e più in generale, di tutelare e promuovere il benessere degli animali utilizzati a fini scientifici o didattici presso le strutture dell’Ateneo.

In ottemperanza all’art. 26 del Decreto Legislativo 26/2014, l’O.P.B.A in particolare :

  • consiglia il personale che si occupa degli animali su questioni relative al benessere degli animali in relazione alla loro acquisizione, sistemazione, cura e impiego;
  • consiglia il personale nella applicazione del principio della sostituzione, della riduzione e del perfezionamento, sintetizzabile nel principio delle “3R”;
  • favorisce l’aggiornamento professionale del personale addetto all’utilizzo di animali;
  • definisce e rivede i processi operativi interni di monitoraggio, comunicazione e verifica legati al benessere degli animali alloggiati o utilizzati negli stabilimenti;
  • esprime parere motivato sui progetti di ricerca che utilizzano animali a fini scientifici, e sulle eventuali loro modifiche, dandone comunicazione al responsabile del progetto;
  • inoltra le domande di autorizzazione dei progetti di ricerca di cui agli articoli 31 e 33, dandone comunicazione al responsabile del progetto;
  • segue lo sviluppo e l’esito dei progetti di ricerca fornendo consulenza su elementi che contribuiscono ulteriormente ai principi della sostituzione, della riduzione e del perfezionamento;
  • fornisce consulenza in merito ai programmi di reinserimento degli animali;
  • valuta la rilevanza tecnico-scientifica del progetto sottomesso;
  • valuta l’adeguata formazione e la congruità dei ruoli professionali del personale utilizzatore indicato nel progetto;
  • valutazione del danno /beneficio;
  • i componenti dell’organismo assolvono il loro mandato in regime di riservatezza;
  • garantisce l’archiviazione delle consulenze e relative decisioni fornite per un periodo di almeno 6 anni, mettendole a disposizione su richiesta all’autorità competente;

Il mancato rispetto delle regole previste dalla legge italiana in fatto di utilizzo degli animali utilizzati a fini scientifici, comporta sanzioni civili, penali ed amministrative
(art.40 del DLgs. 26/2014) 

 
+ - Fondamenti etici sulla sperimentazione animale

 

L’impiego di animali vivi nelle procedure di ricerca sperimentali continua ad essere necessario per il progresso delle conoscenze scientifiche, pur essendo auspicabile e assolutamente essenziale promuovere la ricerca volta a sostituire gli attuali modelli animali con metodi alternativi che non prevedano l’uso di animali vivi.
L’impiego di animali solleva, in ogni caso, importanti questioni etiche. Sullo sfondo, è in discussione la stessa liceità del disporre di esseri senzienti, portatori di un valore intrinseco che deve essere rispettato.
Un ulteriore problema etico della massima rilevanza riguarda la necessità di ridurre al minimo quelle procedure sperimentali che prevedano un utilizzo degli animali a fini scientifici, laddove si ritenga necessario un utilizzo degli animali nella ricerca, che determinino un qualche grado di dolore, sofferenza, di stress o danno prolungato.

In questa prospettiva, l’Università Politecnica delle Marche ribadisce che il progresso delle conoscenze scientifiche non può essere perseguito sempre e comunque e che i costi comportati dall’impiego dell’animale devono essere attentamente soppesati con i benefici in termini di progresso scientifico e di vantaggio per la salute dell’uomo, degli altri animali o per l’ambiente. Di conseguenza, l’impiego degli animali per fini scientifici entro gli ambiti istituzionali dell’Ateneo deve essere preliminarmente e attentamente valutato per garantire che ciascuna ricerca non solo sia scientificamente fondata, ma sia anche condotta, nel pieno rispetto della normativa vigente, con la massima considerazione dei principi etici di riferimento.
I ricercatori e tutti gli operatori coinvolti nella pratiche sperimentali che utilizzano animali a fini scientifici sono attentamente formati ed informati, per garantire un’ adeguato benessere e  protezione e cura degli animali coinvolti. L’attendibilità dei risultati ottenuti, non può, inoltre, prescindere da una qualificata buona pratica di laboratorio e di una sempre più aggiornata “animal care”, volta alla tutela del benessere animale.

+ - Obiezione di coscienza alla sperimentazione animale

 

L’Università Politecnica delle Marche, in ottemperanza alle disposizioni della Legge n. 413 del 12 ottobre 1993, riconosce a studenti e lavoratori il diritto all'obiezione di coscienza in materia di sperimentazione su animali. Coloro che abbiano dichiarato, con le modalità previste dalla legge, la propria obiezione di coscienza non sono tenuti a prendere parte direttamente alle attività e agli interventi specificamente diretti alla sperimentazione animale. I lavoratori dichiarano la propria obiezione di coscienza al momento della sottoscrizione del contratto di assunzione, mentre gli studenti possibilmente all'inizio dei corsi nel cui ambito possono svolgersi attività o interventi di sperimentazione animale.

L'obiezione di coscienza può essere revocata in qualunque momento.

Le "Norme sull’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale" prevedono che " I medici, i ricercatori e il personale sanitario dei ruoli dei professionisti laureati, tecnici ed infermieristici, nonché gli studenti universitari interessati, che abbiano dichiarato la propria obiezione di coscienza, non sono tenuti a prendere parte direttamente alle attività ed agli interventi specificamente e necessariamente diretti alla sperimentazione animale " (Art.2, comma 1), e che "Gli studenti universitari dichiarano la propria obiezione di coscienza al docente del corso, nel cui ambito si possono svolgere attività o interventi di sperimentazione animale, al momento dell’inizio dello stesso" (Art 3, comma 2).
 

Gli studenti dei corsi di laurea dell'Università Politecnica delle Marche che intendono dichiarare la propria obiezione di coscienza alla sperimentazione animale possono farlo in qualsiasi momento del percorso universitario utilizzando il modulo allegato. Il modulo, compilato in duplice copia, deve essere inoltrato al Magnifico Rettore e alla Segreteria del Dipartimento di afferenza lavorativa. Una delle copie sarà restituita, timbrata e/o controfirmata dal Direttore del Dipartimento, all'obiettore.

La stessa procedura può essere seguita dal personale del Dipartimento, sia strutturato che non strutturato.

Si ricorda che presso l’Università Politecnica delle Marche, sono presenti sia Stabilimenti di allevamento che di utilizzo per animali utilizzati a fini scientifici, relativamente alle specie roditori e pesci. Tutta la ricerca e la sperimentazione su animali è autorizzata e validata dal Ministero della Salute, previo Progetti di Ricerca specifici, secondo il Decreto Legislativo n°26 del 4 marzo 2014.  

 

 

+ - Le verifiche all'avvio di una ricerca

 

L’avvio di un progetto di ricerca che coinvolga l’utilizzo di animali nelle strutture dell’Ateneo, sarà subordinato alla verifica dei seguenti aspetti:

  • la necessità della ricerca ed il contributo probabile in termini di ricadute positive a lungo termine per la salute dell’uomo, degli altri animali o per l’ambiente (rilevanza sociale della ricerca);
  • la necessità assoluta dell’impiego di animali rispetto a metodi alternativi. Ove l'impiego di animali sia imprescindibile, è necessario che vengano utilizzate specie dotate del minor grado possibile di sviluppo neurologico (sostituzione/replacement);
  • il rispetto del principio della massima riduzione possibile del numero di animali impiegati mantenendo la previsione di risultati affidabili (riduzione/reduction);
  • la necessità di perfezionare le procedure ai fini di massimizzare la tutela del benessere degli animali impiegati. In particolare, nel caso in cui le procedure impiegate possano causare dolore, sofferenza, angoscia o danno prolungato in specie dotate delle capacità di provarle ed esprimerle, il protocollo sperimentale sarà valutato tenendo nella massima considerazione il grado e la durata delle sofferenze, il numero degli animali coinvolti e le misure previste e prevedibili per ridurre le probabilità di nuocere agli animali (perfezionamento/refinement).

Tutti i progetti di ricerca o progetto scientifici per prelievo d’organo che prevedono l’utilizzo di animali a fini scientifici secondo le finalità di cui all’articolo 5, comma 1, dovranno essere sottoposti alla valutazione dell’OPBA, che dovrà emettere un parere favorevole tecnico scientifico di adeguatezza sperimentale, per poi essere inviato al Ministero della Salute per  l’acquisizione della dovuta autorizzazione ministeriale.

Prima della Autorizzazione Ministeriale del progetto, non si può iniziare nessuna attività.

 

+ - Presentazione progetti di ricerca - Modulistica
 

Composizione

Presidente
 
Responsabile benessere animale
 
Responsabile benessere animale - stabilimento utilizzatore 40A31
 
Medico veterinario designato
 
Due componenti scientifici Area Scienze Biologiche
 
Cinque componenti scientifici Area Scienze Mediche
 
Componente scientifico Area Scienze Agrarie
 
Esperto in biostatistica